by Maria
Situato in Piazza Donatello, il Cimitero degli Inglesi colpisce subito per la sua forma ellittica, quasi un’isola di pace nel cuore della città. Fondato a metà Ottocento, fu destinato soprattutto agli stranieri di fede protestante, in particolare alla comunità anglosassone che viveva a Firenze. Tra le lapidi riccamente decorate si leggono i nomi di scrittori, intellettuali e viaggiatori romantici, tra cui Elizabeth Barrett Browning, una delle poetesse più amate della letteratura inglese. Passeggiare qui significa immergersi in un’atmosfera sospesa, tra sculture simboliche, epigrafi poetiche e cipressi che ombreggiano i vialetti.
Ai piedi della basilica romanica di San Miniato al Monte, uno dei punti panoramici più belli di Firenze, si trova un altro cimitero affascinante, il cimitero delle Porte Sante. Inaugurato nel 1848, ospita cappelle familiari, tombe monumentali e un’infinità di sculture che raccontano la religiosità e la sensibilità artistica dell’Ottocento e del Novecento. Qui riposano figure celebri come Carlo Lorenzini, meglio conosciuto come Collodi, autore di Pinocchio, Vasco Pratolini, Giovanni Papini, Roberto Cavalli, Enrico Coveri, Franco Zeffirelli, Fratelli Alinari, Francesco Nuti, Giovanni Spadolini.
Le architetture liberty, le decorazioni in marmo e il contesto mozzafiato fanno di questo luogo uno dei cimiteri più spettacolari d’Italia.
Visitare i cimiteri monumentali di Firenze non significa soltanto compiere un percorso malinconico, ma entrare in contatto con un patrimonio artistico e umano di grande valore. Questi luoghi raccontano storie di vite che si sono intrecciate con la città, testimoniano lo spirito cosmopolita di Firenze nell’Ottocento e offrono al viaggiatore momenti di riflessione e bellezza silenziosa.