by Virginia
Michelangelo Buonarroti: David, 1501-1504
Il David di Michelangelo è senza dubbio l'opera d'arte più famosa del museo; migliaia di visitatori arrivano qui per ammirare questo capolavoro. Questo enorme blocco di marmo scolpito con precisione prende davvero vita mentre lo si osserva da ogni angolazione. Le proporzioni del corpo umano, i muscoli dettagliati e persino lo sguardo intenso fanno credere che la statua possa muoversi da un momento all'altro. La scultura è davvero un'opera da maestro, realizzata dall'artista riconosciuto Michelangelo Buonarroti.
Il tema di David è stato uno dei più amati nella Repubblica di Firenze, poiché rappresentava il potere e il trionfo di un piccolo eroe determinato sul gigante Golia, un'allegoria della lotta della città per l'indipendenza. Michelangelo ha reinterpretato la storia; qui, l'eroe biblico appare prima della battaglia con Golia.
Una delle prime cose che colpisce quando si entra nella Tribuna di David è la grandezza, una scultura alta 5,17 metri che ci guarda dall'alto. Il blocco di marmo era rimasto per lungo tempo incompiuto in Piazza del Duomo, quando nel 1501 il giovane Michelangelo, appena ventiseienne, arrivato da Roma per lavorarci, iniziò a scolpirlo. Inizialmente, si prevedeva di posizionarlo sulla cupola del Duomo; questo è uno dei motivi per cui le mani e la testa sono così grandi. Alla sua conclusione nel 1504, si decise che la statua fosse troppo imponente per essere posizionata sul tetto e trovò il suo posto in Piazza della Signoria, dove oggi si trova una replica.
Quest'opera è davvero unica, piena di storia, potere ed emozione. Se stai pianificando di visitare Firenze, non perdere questa straordinaria esperienza.
Michelangelo Buonarroti: Gli Schiavi, 1525-1530
Mentre ogni visitatore è ansioso di vedere il David, ci sono molte altre opere straordinarie nel museo meritevoli di essere scoperte. Ad esempio, possiamo esplorare altre opere di Michelangelo, tra cui le sue affascinanti sculture degli Schiavi. Ci sono quattro opere incompiute dell'artista: lo Schivo Bearded, lo Schivo Giovane, l'Atlanteo e lo Schivo Risvegliato, ognuna rappresentante una figura diversa, originariamente destinate a decorare la tomba di Papa Giulio II.
La natura incompiuta delle opere – che siano state lasciate così deliberatamente o meno – offre uno spunto sul modo in cui lavorava l'artista, che nel caso di Michelangelo è particolarmente sorprendente. Credeva che i capolavori fossero nascosti nel marmo stesso, pronti per essere rivelati. A differenza di molti altri scultori, non si affidava a modelli in gesso e lavorava principalmente a mano libera per dar vita alla sua visione.
Quando ti trovi davanti a queste figure uniche, puoi sentire le sculture che cercano di liberarsi dal pesante marmo che le circonda. Non perdere l'opportunità di osservare queste opere da vicino e scoprire i dettagli straordinari che le caratterizzano.
Lorenzo Bartolini: La Gipsoteca
Mentre Michelangelo era abbastanza talentuoso da scolpire le sue figure senza un riferimento in gesso, la maggior parte dei migliori scultori usava i modelli in gesso. La Galleria dell'Accademia ha riaperto una sala nel 2022 dedicata ai calchi in gesso che servivano come base per le sculture in marmo.
La sala è piena di una straordinaria serie di calchi in gesso che catturano immediatamente l'attenzione dei visitatori. I dettagli intricati, come piccole macchie, crepe e imperfezioni naturali, aggiungono autenticità, mentre i video informativi che spiegano il processo di scultura offrono preziosi approfondimenti e arricchiscono l'esperienza.
Una sala come questa era una caratteristica chiave delle più importanti accademie artistiche del XIX secolo. Qui puoi immergerti nell'esperienza mentre scopri artisti famosi, come lo scultore italiano del XIX secolo Lorenzo Bartolini.
Giambologna: Lo Sposalizio delle Sabine, 1582
Quando si parla di calchi in gesso, non possiamo non menzionare il grande e affascinante Sposalizio delle Sabine dell'artista fiammingo Giambologna. Questa scultura, alta oltre 4 metri, intreccia tre figure diverse e rappresenta una scena intensa della leggendaria storia di Roma. La scultura originale in marmo si trova in Piazza della Signoria sotto la Loggia dei Lanzi.
La disposizione e la composizione dell'opera fanno riferimento a Michelangelo e all'epoca manierista successiva, quando i corpi contorti e intrecciati venivano spesso esposti. In quest'opera, le tre figure sono unite da un movimento fluido e serpentinato: una donna sabina terrorizzata, un uomo romano furioso e un altro uomo, parzialmente picchiato, che lotta per proteggere la donna in difficoltà. Questo drammatico intreccio di corpi trasmette una potente tensione emotiva e complessità, una sensazione che si prova pienamente quando si sta davanti alla scultura.
Filippino Lippi, Pietro Perugino: Discesa dalla Croce, c. 1504-1507
La Galleria dell'Accademia è piena di sculture uniche, ma ciò non significa che non ci siano dipinti degni di nota. Nella prima sala, possiamo vedere dipinti di eccellenti artisti come Botticelli, Filippino Lippi e Pietro Perugino.
Quest'opera fu commissionata originariamente per l'altare maggiore della Chiesa di Santissima Annunziata a Firenze e presenta due pannelli, ciascuno adornato con figure vibranti e dipinte con grande meticolosità. Lippi completò la figura di Cristo nel 1504, poco prima della sua morte. Il dipinto fu poi completato da Pietro Perugino nel 1507.
La Galleria dell'Accademia offre un viaggio indimenticabile attraverso la ricca storia artistica di Firenze. Non perdere l'occasione di ammirare da vicino il potere e la bellezza di queste opere senza tempo!