Cosimo I ed Eleonora
Eleonora fu promessa sposa a Cosimo I all'età di 17 anni. Fortunatamente, il loro matrimonio fu felice, e il loro amore è considerato una delle grandi storie romantiche di Firenze. Insieme ebbero ben 11 figli (sì, hai letto bene).
Cinque di questi figli furono maschi che raggiunsero l'età adulta, contribuendo così a rafforzare la linea dei Medici. Vivevano insieme al Palazzo Vecchio, che all'epoca era noto come gli Appartamenti Ducali.
Cosimo amava ed aveva una fiducia profonda in Eleonora. Così tanto che le conferì il titolo di Regina reggente, permettendole di governare ogni volta che lui era assente per affari o impegni politici.
Eleonora riuscì a stabilirsi davvero come una figura femminile di grande potere per il suo popolo e per la sua famiglia. Sebbene inizialmente alcune persone diffidassero di lei, poiché proveniva dalla Spagna, ben presto divenne una sovrana amata. Si guadagnò questa devozione grazie alle sue numerose qualità positive.
Eleonora, una donna d'affari, amante dell'arte e icona di moda
Uno dei punti di forza di Eleonora fu la sua mente orientata agli affari. Era una proprietaria terriera di successo e utilizzava i suoi raccolti, come il grano, per il commercio. Le sue attività commerciali si estendevano fino alla Spagna. Questa ricchezza le permise di fare acquisti significativi.
Commissionò gli artisti che lavorarono sui suoi appartamenti, acquistò il Palazzo Pitti e fece costruire il Corridoio Vasariano. Il suo successo e il buon senso si riflettevano anche nel suo stile alla moda. Molti degli abiti che indossava erano ornati, belli e molto ambiti. Divenne una grande influenza per il popolo fiorentino, soprattutto per i nobili sensibili alla moda. L'amore per il suo stile era così grande che circolavano persino voci (false) che affermavano che fosse stata sepolta con uno dei suoi celebri abiti.
Il suo gusto può essere visto anche al Palazzo Vecchio. Lì, i suoi appartamenti privati erano decorati con immagini di donne potenti e significative. Eleonora aveva quattro stanze separate, ognuna con affreschi dedicati a una donna iconica. Una delle stanze più famose è la Sala di Penelope, che racconta la storia della moglie di Ulisse. La sua fedeltà e dedizione sono probabilmente un riferimento alle stesse qualità di Eleonora.
Questo è probabilmente vero anche per ciascuna delle donne raffigurate. L'indipendenza e la forza di volontà di Gualdrada, per esempio, potrebbero essere un allusione all'indipendenza di Eleonora dalla Spagna. Il rifiuto dell'Imperatore nella Sala di Gualdrada è un chiaro esempio della capacità di una donna di mantenere il controllo. La Sala della Sabina e la Sala di Ester raccontano anche le storie di donne che furono eroine del loro tempo.
Eleonora era anche conosciuta per la sua grande pietà religiosa. Fece costruire una capella privata per la preghiera intima, dove si recava frequentemente per ore. Con i suoi grandi affreschi, la cappella è una delle parti più significative del Palazzo Vecchio.
Ogni pezzo è dipinto nello stile manierista, utilizzando corpi allungati e contorti per esprimere emozione e turbamento. Durante una visita, si può ammirare il grande affresco del soffitto, suddiviso in quattro quadranti.
I volti della Trinità Santa ancorano il centro dell'affresco, e intorno ad essa si trovano l'Arcangelo Michele, Giovanni Evangelista, Gerolamo e Francesco d'Assisi. Ci sono anche due scene di Mosè sulle pareti, la Traversata del Mar Rosso e Mosè che nomina Giosuè.
Infine, al centro della cappella domina la scena della Lamentazione. Questo affresco, che racconta il lutto per la morte di Gesù, è caratterizzato dalla presenza di donne sacre. Sono cinque in totale, tra cui la Vergine Maria e Maria Maddalena, mantenendo così il tema delle donne potenti a cui Eleonora era tanto legata.
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